Annuncio di morte su facebook

Ancora. Tra un articolo e l'altro dei vari quotidiani online, mentre scorro in modo rapido e disattento i post che frenetici si susseguono nella home, il mio sguardo viene catturato da un titolo: 'La morte in diretta su Facebook'. Spero non sia vero, mi auguro sia una delle frequenti, macabre invenzioni atte ad attrarre la pubblica attenzione, in morbosi passaparola. Ed allora approfondisco, mentre il battito comincia ad incalzare. Appaiono un nome ed un cognome, una località, alcuni dettagli inquietanti. Non resta che verificare, controllare l'esistenza dell'account, la veridicità di quanto letto. Con mano incerta digito quel nome e mi appare un volto, corrispondente a quella medesima località. Nel leggere i primi post capisco che non si tratta di una beffa, una sequela di interventi è drammaticamente esplicita. Lentamente li scorro, sino a quando non giungo all'ultimo messaggio di Mario, scritto ieri, poco prima delle 16.00: 'mi sto suicidando perdonatemi tutti'.

Mario M. aveva compiuto 44 anni il 13 marzo, era di Perdasdefogu, Sardegna. Istruttore di scuola guida, ormai disoccupato, aveva perso la mamma recentemente, 'la sua stella più luminosa'. E' stato trovato senza vita circa due ore dopo il suo ultimo post su facebook, impiccato nella sua casa, nonostante le centinaia di messaggi di amici e conoscenti e le decine di segnalazioni. Una vita spezzata, forse nel buio di un'improvvisa solitudine, forse nell'insensatezza di una vita senza ragione. L'ennesima vittima di una società spietata, che lascia il suo ultimo testamento al più freddo dei mezzi di comunicazione: il web.

Una grande tristezza mi strozza, il solo immaginare cosa sia intercorso tra la chiusura del pc ed il gesto estremo di Mario. Cosa abbia affollato la sua mente, perchè ciò che più mi strazia in questi casi è il pensiero del dolore della solitudine, in una ritualità spesso lenta e consapevole.

A te, Mario, ed a tutti coloro che ti hanno preceduto il mio più accorato pensiero. Barbara Giardiello