BARBARA GIARDIELLO

MI PIACE DEFINIRMI 'OSSIMORO'

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Se dovessi sintetizzarmi mi definirei un ossimoro.

Prediligo gli estremi, amo il rischio, rifuggo dai compromessi se non quando indispensabili per l'equa, rispettosa mediazione del vivere. Amo la nitidezza e la massima trasparenza nell'esternazione di sé, deprecando patetiche e meticolose manovre di immagine. Sostengo la 'veracità', nel bene e nel male. Combattiva, a volte cinica, felicemente indomabile, pragmatica, non conosco ostacoli nel perseguimento dei miei obiettivi, subordinato ad una sola regola, triade sostanziale: correttezza, onestà e rispetto. Sostengo che si riducono a tre le ragioni meritevoli di lotta: i diritti, la libertà, gli affetti. Selettiva, non ambisco a circondarmi indifferentemente di gente, mi interessano le persone che abbiano un cervello, un'anima, un cuore. Duttile, istintiva, poco paziente, detesto i lamentosi, le vittime di sfortune e calamità. Credo poco al destino. Non sopporto gli pseudosaccenti e gli elargitori di giudizi e consigli. Ancor meno i convinti sostenitori di verità assolute e i travalicatori di confini che sono di evidente impropria appartenenza. Segni particolari: provocatrice. In genere le menti intelligenti reggono piacevolmente il confronto, quelle diffusamente meno dotate no.